Scrive Gloria (nome di fantasia): “Buongiorno. Ho una bambina di nove anni, che ho scoperto già da un paio d’anni quasi si masturba. Abbiamo affrontato il discorso insieme puntando più sul fatto dell’intimità perché precisamente non rendendosi conto lo faceva anche in piena “luce”. La cosa non si limita a questo. Da alcuni mesi controllando il tablet a lei in uso ho scoperto la ricerca di video hot, e di scene di nudo integrale. Premetto che a scuola hanno già iniziato una sorta di educazione sessuale e che la bambina sa già in gran parte come nascono i bambini. Quanto può essere normale a questa età? Come posso affrontare il discorso e spiegarle che è presto andare alla ricerca di certi stimoli? Grazie”
Scrive Valeria (nome di fantasia), 42 anni: “Vorrei chiedere consiglio alla psicologa riguardo una questione che sta facendo riflettere me, mio marito e altri genitori di nostra conoscenza.
Nostro figlio Stefano ha appena concluso la scuola elementare, e in vista della scuola media continua a fare richiesta di un cellulare personale. Finora lo abbiamo fatto giocare con i nostri telefonini senza però comprarne uno apposta per lui, anche se molti suoi compagni di classe portano a scuola il proprio cellulare. Ora io e mio marito sappiamo che non possiamo più aspettare, alle scuole medie pare che debbano possederne uno tutti i ragazzini. Ma sinceramente siamo un po’ timorosi di tutte le applicazioni e social per adolescenti, di cui negli ultimi tempi sentiamo parlare sempre in associazione a fenomeni di bullismo.
Inoltre Stefano vorrebbe già avere un suo profilo Facebook anche se gli abbiamo spiegato che non è possibile prima dei 13 anni. Ne ha sentito parlare molto dai compagni, qualcuno di loro ha già un proprio profilo avendo indicato un anno di nascita non reale al momento dell’iscrizione al social network.
Come genitori sappiamo bene che la generazione di Stefano vive intensamente il mondo virtuale, ma temiamo che possa incorrere in situazioni pericolose o spiacevoli. Come possiamo proteggere nostro figlio dai pericoli del mondo digitale?”
Scrive Fabio (nome di fantasia), 47 anni: “pochi giorni fa sono entrato nella camera di mio figlio sedicenne per dirgli che la cena era in tavola. Mi sono avvicinato a lui perché con la musica a tutto volume non mi aveva notato. Appena si è accorto di me ha chiuso di colpo il suo computer e si è alzato di scatto dicendo “ci sono ci sono”. Ho solo intravisto, ma credo fosse su un sito porno. Non ne ho la certezza, perciò non mi sono sentito di digli niente.
Parlandone con mia moglie abbiamo posizioni diverse. Lei è preoccupata e immagina nostro figlio collegato tutto il tempo a siti porno, io invece sono tranquillo perché penso che a sedici anni sia normale avere questa curiosità. Cosa ne pensa la psicologa?”
Che cos’è il cyberbullismo?
Il cyberbullismo consiste in atti di derisione, diffamazione, minaccia e violenza verbale e psicologica compiuti tra adolescenti attraverso sms, e-mail, youtube, blog o social network. Il bullo ha lo scopo di insultare la vittima oppure diffonderne video o immagini imbarazzanti per umiliarla e ferirla pubblicamente. Per questo cerca di condividere lo scherno con più utenti possibili sul web. Purtroppo si tratta di un fenomeno in continua crescita. L’aumento del numero di profili social “giovani” e la possibilità di anonimato rendono complicato l’intervento da parte degli adulti e la segnalazione degli autori di tali atti denigratori.
Scrive Anna, 16 anni: “Vorrei chiedere un consiglio perché non so come gestire una situazione con i miei compagni di classe. La cosa strana è che a scuola sembra andare tutto bene. Il problema è nato da poco sul gruppo di whatsapp a cui siamo iscritti tutti. Un paio di mesi fa due mie compagne hanno iniziato a scrivere sul gruppo molte battute su un ragazzo, che è sempre stato simpatico a tutti per il suo modo autoironico di mettersi al centro dell’attenzione. Da allora tutta la mia classe ha iniziato a fare la stessa cosa, e tutte le battute, più e meno leggere, si scrivono solo sul gruppo, mentre in classe si fa finta di niente, si sorride e basta come se nulla fosse.
Sono preoccupata per questa situazione, e anche se il ragazzo in questione non si lamenta per questo atteggiamento a me sembra che si stia esagerando. Ho scritto io stessa alcune battute, ora però basta, al posto suo starei malissimo. Vorrei che tutto questo finisse, ma non so davvero cosa fare. Come devo comportarmi?”.