Scrive Barbara (nome di fantasia) 39 anni: “Sono mamma di Teresa (nome di fantasia) di otto anni e Gabriele (nome di fantasia) di nove mesi. Il mio problema è nella gestione del rapporto con Teresa che è sempre più gelosa del suo fratellino. Inizialmente era abbastanza tranquilla ma con il passar del tempo ha cominciato ad avere un calo di rendimento scolastico. Poi addirittura non sopportava che invitassi i nonni a casa perché dovevo essere tutta per lei! Dottoressa adesso mi dice apertamente che da quando è arrivato Gabriele non ho più tempo per lei, non la abbraccio, non sono più soltanto sua… diventa ingestibile in presenza anche solo del padre, non mi ascolta, mi racconta bugie su bugie, mi mortifica… Mi aiuti ad imparare a gestire il rapporto con mia figlia, perché io non faccio altro che punirla… Grazie!”.
Scrive Antonio (nome di fantasia): “Buongiorno, sono il papà di Davide (nome di fantasia), 10 anni, frequentante la quinta elementare. Davide presenta alcuni problemi (disturbi? Atteggiamenti normali?) che cercherò di spiegare come meglio riesco. È molto agitato, gli riesce difficile stare fermo (a leggere, fare i compiti); ha problemi di attenzione e concentrazione, sembra sempre iperattivo. Inoltre “mastica” convulsamente penne, gomme, matite; mette in bocca tutto poi (cerniere, maglie). A volte agiamo con punizioni (TV, giochi elettronici) quando viene ripreso da maestre, e/o quando non si comporta bene in casa. Caratterialmente sembrerebbe un po’ debolino, ma in diverse occasioni, scolastiche e non, dimostra una buona intelligenza, proprietà di linguaggio ecc. Potrebbe essere un problema organico (tiroide)? Come potrei aiutarlo, come genitore/educatore? Grazie”
Scrive Erica (nome di fantasia), 33 anni: “Sono una giovane mamma e sto avendo qualche problema nel gestire l’arrivo del mia seconda figlia Elena, ora di 10 mesi, da parte della mia primogenita Martina, di 4 anni. Da quando Elena è arrivata a casa, Martina è diventata assolutamente ingestibile, è evidente la sua gelosia. E’ irrequieta e quando gioca lancia per la stanza tutto quello che le capita a tiro e poi si rifiuta di riordinare. L’impressione è che voglia indispettire apposta me e mio marito.
Sono molto preoccupata anche per il rapporto tra le mie figlie. Mi è capitato di vedere Martina abbracciare Elena così forte da temere che la strozzasse. Questo mi rende difficile creare momenti di gioco che coinvolgano entrambe per paura che la piccola si faccia male. In tutto questo, io e mio marito stiamo rivolgendo a Martina molte attenzioni per cercare di smorzare la sua gelosia nei confronti di Elena. Ma mi sembra che stia diventando estremamente viziata e che pretenda sempre di più.
Come possiamo gestire la situazione perché le nostre figlie possano andare d’accordo ed essere entrambe serene?”.
Scrive Giada (nome di fantasia), 33 anni: “Inizio a preoccuparmi seriamente per mio figlio Giacomo (nome di fantasia) di 6 anni, perché da quasi un anno ha un amico immaginario con cui interagisce quotidianamente. Mi è stato detto che è solo una fase passeggera e che non c’è da preoccuparsi visto che gioca anche con i compagni reali. Però sentirlo parlare da solo nella sua stanza la sera prima di addormentarsi mi inquieta parecchio. A volte mi sembra che si perda nel suo mondo anche quando siamo in macchina, e se gli chiedo a che cosa sta pensando risponde “a niente”, ma qualche minuto dopo ammette di aver parlato con il suo amico immaginario usando la forza del pensiero. Quando succede sono davvero in imbarazzo e non so come comportarmi. Da mamma che cosa posso fare? Dovrei portarlo da uno psicologo?“.