Scrive Antonio (nome di fantasia): “Buongiorno, sono il papà di Davide (nome di fantasia), 10 anni, frequentante la quinta elementare. Davide presenta alcuni problemi (disturbi? Atteggiamenti normali?) che cercherò di spiegare come meglio riesco. È molto agitato, gli riesce difficile stare fermo (a leggere, fare i compiti); ha problemi di attenzione e concentrazione, sembra sempre iperattivo. Inoltre “mastica” convulsamente penne, gomme, matite; mette in bocca tutto poi (cerniere, maglie). A volte agiamo con punizioni (TV, giochi elettronici) quando viene ripreso da maestre, e/o quando non si comporta bene in casa. Caratterialmente sembrerebbe un po’ debolino, ma in diverse occasioni, scolastiche e non, dimostra una buona intelligenza, proprietà di linguaggio ecc. Potrebbe essere un problema organico (tiroide)? Come potrei aiutarlo, come genitore/educatore? Grazie”
Scrive Marina (nome di fantasia), 33 anni: “Sono mamma di Vittorio (nome di fantasia), un vivace bambino di tre anni e mezzo. Purtroppo Vittorio fa molta fatica ad addormentarsi la sera. Spesso si sveglia nel cuore della notte e poi si riaddormenta in non meno di mezzora. Io e mio marito siamo esausti di questa situazione. In casa non riesce a dormire bene nessuno, e di giorno la stanchezza e il nervosismo si fanno sentire.
Il pediatra dice che non ci sono problemi di salute, e che dobbiamo curare di più il momento dell’addormentamento creando un rituale sempre uguale. Questo però è più facile a dirsi che a farsi, perché appena lo lasciamo solo nella sua cameretta Vittorio si riattiva e viene nel lettone. Per ora l’unica soluzione che funziona è stare in camera sua finché dorme profondamente, oppure lasciarlo addormentare nel lettone e poi spostarlo nel suo lettino. Ma così appena si sveglia corre a cercarci di nuovo con agitazione. Cosa suggerisce la psicologa? Grazie”